Il Presidente di Anuu Migratoristi, Marco Castellani, interviene sulle polemiche in seguito alla presentazione del progetto "Custodi della biodiversità", rispondendo al comunicato di Paolo Sparvoli, Presidente di Libera Caccia. Di seguito il testo:
Ho letto, restando esterrefatto, il comunicato di Paolo Sparvoli in merito al convegno intitolato “Custodi delle biodiversità” organizzato da AB Agrivenatoria Biodiversitalia, Coldiretti, Federparchi e Fondazione UNA lo scorso venerdì 24 febbraio a Roma.
Sparvoli, mantenendo l’incomprensibile posizione già assunta questa estate, paventa che gli organizzatori di questo convegno stiano tramando per arrivare all’abrogazione dell’art. 842 del codice civile mettendo a rischio le fondamenta dell’attuale sistema di organizzazione della caccia in Italia.
Non solo: Sparvoli accusa anche le Associazioni venatorie che hanno partecipato al convegno, poiché invitate, di essere anche loro promotrici dello stesso obiettivo, ossia l’abrogazione dell’art. 842, minacciando infine di non sedersi più allo stesso tavolo con loro, evidentemente riferendosi alla Cabina di Regia coordinata dal CNCN.
Poiché io ho personalmente (e con vivo piacere) partecipato al convegno incriminato, mi sento in dovere e pienamente legittimato a replicare a tali assurde accuse ribadendo quanto già da me dichiarato qualche mese fa.
Sparvoli, in realtà, prende lucciole per lanterne. Io, nell’elenco degli obiettivi di AB, non vedo rischi, non vedo “riservisti” contro tutti, non vedo intenzioni di privatizzazione globale della caccia, ma vedo invece molti dei punti che, come peraltro ripetutamente già proposto dalla mia Associazione, dovrebbero caratterizzare un programma concreto dell’Associazionismo venatorio italiano, unito e riunito per fare sistema e vincere le tante sfide cui è da tempo chiamato.
Vedo un programma che, a mio modesto avviso, se realizzato come annunciato, con le capacità comunicative e di rappresentanza messe in campo da Coldiretti, non potrà che far bene a tutta la caccia, in tutte le forme in cui essa è praticata e per questo non dovremmo attaccare ma invece ringraziare e collaborare con i proponenti.
Forse Sparvoli dovrebbe prestare più attenzione agli impegni pubblicamente presi dal Presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini e da tutti gli altri partecipanti al convegno e ribaditi nei comunicati stampa post convegno.
Ma sicuramente Sparvoli non deve più permettersi di accusare e insultare immotivatamente le Associazioni che non condividono le sue idee basate solo su presunzioni, timori, ansie, sospetti ed ideologie che provengono da un modo di vedere le cose strettamente legato ad un passato da superare per il vero bene della caccia in Italia. Redazione Big Hunter. Avviso ai commentatori
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