In occasione delle celebrazioni per l’otto marzo, la Hubertus Vereniging Vlaanderen (associazione venatoria delle Fiandre), con sede a Bruxelles, ricorda che molte sono le donne attive nel settore della caccia fiamminga. Nel 2022 per la prima volta una cacciatrice è entrata a far parte dell’organo direttivo dell’associazione e in generale si assiste ad un incremento esponenziale di cacciatrici in Belgio. In 7 anni il numero delle cacciatrici è aumentato almeno del 50% tanto che quest’anno si conta un 16% di donne tra gli aspiranti cacciatori in attesa di licenza.
La crescita delle cacciatrici è un fenomeno osservabile in tutta Europa. Finlandia, Germania, Austria, Svizzera e Paesi Bassi hanno già da tempo fotografato il trend positivo della caccia al femminile. In Finlandia per esempio si raggiunge quota 16 mila cacciatrici, su un totale di cacciatori che si attesta sulle trecento mila unità. Anche in Norvegia si è assistito ad una crescita consistente (+60% in dieci anni), in Germania si conta una cacciatrice ogni dieci cacciatori. Anche in Italia, in netta controtendenza rispetto al calo generico di cacciatori, nel 2017 si contavano già 20 mila cacciatrici.
In occasione della Festa della Donna vi riproponiamo questo nostro articolo dal titolo Cacciatrici, ma quale novità! in cui abbiamo portato in evidenza come in realta' si hanno donne cacciatrici sin dal neolitico. Lo sappiamo grazie ad un recentissimo scavo archeologico che ha portato alla luce i resti di un grande capo cacciatore, sepolto con tutti gli onori del caso. Con grande sorpresa, dalle analisi delle ossa è venuto fuori che si trattava di una donna e che la presenza di donne nelle importanti sepolture con utensili da caccia era stata a dir poco sottostimata: le donne all’epoca rappresentavano circa il 30-50% dei cacciatori.