La Federazione reale spagnola della caccia (RFEC) invita tutti i cacciatori a sostenere i cacciatori navarresi e valenciani che scenderanno in piazza domenica 2 aprile a Pamplona e sabato 6 maggio a Valencia in difesa della caccia. I cacciatori rivendicano l'importanza della caccia come attività generatrice di economia, che porta occupazione ed enormi benefici sociali, economici, ambientali e culturali per il mondo rurale.
Le manifestazioni, convocate rispettivamente dalla Federazione dei cacciatori della Navarra e dalla Federazione dei cacciatori della Comunità Valenciana, intendono dimostrare il malcontento dei cacciatori navarresi e valenciani rispetto all'indifferenza e alla mancanza di soluzioni dei loro governi regionali di fronte alle richieste avanzate dal settore.
In Navarra, l'elemento scatenante della manifestazione di domenica 2 aprile è stata l'approvazione del nuovo regolamento sul benessere degli animali nella Comunità del Foral, con implicazioni negative per i proprietari di selvaggina e per le attività venatorie, che limiterebbero il controllo delle specie come cinghiali e conigli nelle aree con sovrappopolazione.
Nella Comunità Valenciana è stata adottata la misura estrema, secondo la presidente della Federazione della caccia, Lorena Martínez, dopo aver esaurito i canali di dialogo con il dipartimento dell'ambiente, un'amministrazione che "non ha saputo entrare in empatia con il settore e non è riuscita a risolvere nessuno dei problemi che affliggono la caccia e settori strettamente correlati, come l'agricoltura". In primis il problema cinghiale, per cui mancano le risorse necessarie ad eseguire i piani di controllo.
Il presidente federativo, Manuel Gallardo, ha assicurato che "la marea arancione dei cacciatori non si fermerà dopo il percorso iniziato il 20 marzo 2022" e che il settore venatorio non consentirà "negligenza e attacchi di alcun tipo regionale, nazionale o europeo amministrazione".
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