La progressiva decrescita del numero dei cacciatori, di cui si parla molto spesso, non è un dato universale. Se per l'Italia il calo è evidente, dato che solo dieci anni fa avevamo quasi 200 mila cacciatori in più, in altre nazioni europee la situazione è decisamente diversa. In totale, stando ai dati disponibili (gli ultimi relativi alla stagione venatoria 21-22), si nota che nell'ultimo decennio il numero è rimasto stabile in almeno 13 Stati europei ed è addirittura cresciuto in 8 paesi.
Ci sono infatti nazioni che registrano una crescita importante del numero di praticanti. La Germania, come abbiamo visto, è interessata da un progressivo aumento delle licenze di caccia, oggi arrivate a 384 mila, contro i 351 mila del 2010. Ma ci sono Paesi in cui l'incremento è stato assai più evidente. La Norvegia, per esempio, ha visto più che raddoppiare i suoi cacciatori in poco più di dieci anni, passando dai 190 mila della stagione venatoria 2010-2011, agli attuali 500 mila. Crescono i cacciatori anche in Danimarca (+11 mila), Bulgaria (+17 mila), Croazia (+10 mila), Lussemburgo (+550), Polonia (+ 20 mila), e Slovenia (+6,600). Calano in Belgio, Estonia, Finlandia, Grecia, Spagna, Regno Unito.
Per quanto riguarda l'incidenza di cacciatori per abitante, la classifica vede al primo posto la Norvegia (uno ogni 11 cittadini), seguono Irlanda, con un cacciatore ogni 14 abitanti, la Finlandia, un cacciatore ogni 18, Cipro, uno ogni 24, Malta, uno ogni 27. Alta l’incidenza di cacciatori anche in Danimarca, dove si conta un cacciatore ogni ogni 33 abitanti, Svezia, uno ogni 36, Portogallo, uno ogni 46, Francia, uno ogni 51. L’Italia, con un totale di 533 mila cacciatori ha un cacciatore ogni 113 residenti.
Di seguito una tabella comparativa tra i cacciatori della stagione 2010-11 e quelli registrati nella stagione 2021-22. (Fonti Face e Deutsche Jagdverband). In verde in numeri in crescita.
Nazione
|
Superficie km2
|
Abitanti (milioni)
|
Cacciatori 2010 - 2011 |
Cacciatori 2021 - 2022 |
Cacciatori /Abitanti (21 -22) |
Francia
|
643.000 |
67,0 |
1.331.000 |
1.313.000 |
1:51 |
Germania |
358.000 |
83,0 |
351.000 |
384.000 |
1:216 |
Italia
|
301.000 |
60,4 |
750.000 |
609.527* |
1:100 |
Spagna |
506.000 |
46,7 |
980.000 |
850.000 |
1:55 |
Regno Unito |
243.800 |
66,0 |
800.000 |
400.000 |
1:165 |
Danimarca |
43.000 |
5,8 |
165.000 |
176.000 |
1:33 |
Finlandia |
338.000 |
5,5 |
308.000 |
300.000 |
1:18 |
Norvegia |
385.000 |
5,3 |
190.000 |
500.000 |
1:11 |
Svezia |
447.000 |
10,2 |
290.000 |
283.000 |
1:36 |
Estonia |
45.000 |
1,3 |
16.600 |
14.500 |
1:90 |
Lituania |
65.000 |
2,8 |
32.000 |
30.000 |
1:93 |
Lettonia |
65.000 |
1,9 |
25.000 |
22.000 |
1:86 |
Polonia |
313.000 |
38,4 |
106.000 |
126.000 |
1:305 |
Belgio |
31.000 |
11,4 |
23.000 |
12.500 |
1:912 |
Irlanda |
70.000 |
4,8 |
350.000 |
350.000 |
1:14 |
Lussemburgo
|
3.000 |
0,6 |
2.000 |
2.550 |
1:235 |
Olanda |
42.000 |
17.3 |
28.170 |
27.000 |
1:641 |
Austria |
84.000 |
8,9 |
118.000 |
118.000 |
1:75 |
Repubblica Ceca |
79.000 |
10,6 |
110.000 |
90.000 |
1:118 |
Ungheria |
93.000 |
9,8 |
55.000 |
55.000 |
1:178 |
Slovacchia |
49.000 |
5,4 |
55.000 |
61.600 |
1:88 |
Slovenia |
20.000 |
2,1 |
22.000 |
20.300 |
1:103 |
Svizzera |
41.000 |
8,5 |
30.000 |
30.000 |
1:283 |
Cipro |
9.000 |
1,1 |
45.000 |
45.000 |
1:24 |
Grecia |
132.000 |
10,7 |
235.000 |
160.000 |
1:67 |
Malta |
316 |
0,4 |
15.000 |
15.000 |
1:27 |
Portogallo |
92.000 |
10,6 |
230.000 |
230.000 |
1:46 |
Albania |
29.000 |
2,8 |
14.000 |
14.000 |
1:200 |
Bosnia |
51.000 |
3,5 |
50.000 |
50.000 |
1:70 |
Bulgaria |
111.000 |
7,1 |
110.000 |
127.000 |
1:56 |
Croazia |
57.000 |
4,2 |
55.000 |
65.000 |
1:65 |
Moldavia |
34.000 |
3,6 |
14.000 |
14.000 |
1:257 |
Montenegro |
14.000 |
0.6 |
|
5.000 |
1:120 |
Romania |
238.000 |
19,5 |
60.000 |
60.000 |
1:325 |
Serbia |
77.000 |
7,1 |
80.000 |
80.000 |
1:89 |
Turchia |
784.000 |
82,0 |
300.000 |
300.000 |
1:273 |
* Qui i dati aggiornati pubblicati dal Ministero dell'Interno
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