I cacciatori in diverse migliaia domenica 2 aprile hanno partecipato alla manifestazione organizzata a Pamplona dalla Federazione Navarra della Caccia per ribadire che "La caccia è libertà" ed è un'attività essenziale a livello sociale, economico, culturale ed ambientale. Un no forte e chiaro alle novità legislative statali e regionali che, secondo l'associazione venatoria "si sono piegate alla pressione degli animalisti, ignorando la realtà delle aree rurali e dei proprietari degli animali impiegati per la caccia”. L'elemento scatenante della manifestazione di domenica 2 aprile è stata l'approvazione del nuovo regolamento sul benessere degli animali nella Comunità del Foral, con implicazioni negative per i proprietari di selvaggina e per le attività venatorie, che limiterebbero il controllo delle specie come cinghiali e conigli nelle aree con sovrappopolazione.
Oltre alle centinaia di cacciatori locali, grazie anche alla chiamata della Federazione reale di caccia (presente il Presidente della Real Federación Española de Caza Manuel Gallardo), si sono aggiunti alla manifestazione cacciatori da tutta la nazione.
Il corteo, svoltosi sotto la pioggia battente, è stato guidato da alcuni cacciatori con i loro cani, e alcuni falchi da caccia (presenti anche un gufo bianco e un'aquila di Harris) davanti al grande striscione con il motto "La caccia è libertà", seguito da una marea arancione che ha partecipato a suon di fischi, campanacci e sirene il proprio disappunto. Non è che solo un primo passo, i cacciatori sono infatti intenzionati a proseguire con la loro battaglia per ottenere una migliore considerazione da parte dello Stato. Il prossimo appuntamento è il 6 maggio a Valencia, dove è prevista una mobilitazione nazionale dei cacciatori.