In Emilia Romagna sono partite nuove iniziative per scongiurare l'arrivo della Peste Suina Africana in una zona cruciale per la produzione suinicola. In questi giorni la Regione sta definendo con gli enti territoriali e le polizie provinciali l’utilizzo di ulteriori fondi straordinari che la Regione ha stanziato con l’approvazione della legge regionale 17/2022 e ha individuato risorse per ulteriori 500mila euro per la realizzazione di piani di controllo dei cinghiali presenti sul territorio. Nel 2022 le attività venatorie e i piani di controllo hanno portato a una riduzione di oltre 30mila cinghiali sul territorio, il dato più alto di sempre in Emilia-Romagna.
Intanto 63 imprese si stanno dotando di reti anti cinghiali i propri allevamenti di suini grazie ad un finanziamento della Regione di oltre 1,7 milioni attraverso un apposito bando chiuso a fine febbraio. La spesa degli interventi, che complessivamente supera i 2,5 milioni di euro, è da sostenere entro il 31 dicembre 2023.
Gli interventi riguarderanno la progettazione, l’acquisto e la messa in opera di recinzione antintrusione perimetrale, esterna all’area di allevamento, con pali, ma anche l’adeguamento e/o completamento delle recinzioni perimetrali già esistenti degli allevamenti in stalle per renderle conformi ai requisiti tecnici.I
Nei giorni scorsi, la Regione ha sollecitato l’impegno del Governo con una lettera indirizzata ai ministri della Salute e dell’Agricoltura (rispettivamente Orazio Schillaci e Francesco Lollobrigida). La lettera, firmata da Mammi insieme al collega Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute, contiene tre richieste precise.
La prima riguarda l’avvio immediato del percorso per l’installazione del tratto di recinzione di circa 28 chilometri, per il quale la Regione ha assegnato al Commissario nazionale le prime risorse di 1,9 milioni di euro lo scorso dicembre. Quest’installazione consentirebbe di delimitare l’area infetta, attuando le misure necessarie all’interno e all’esterno della zona individuata.
La seconda fa riferimento alla necessità di attuare un piano di eradicazione nazionale della Peste Suina Africana (PSA) che si dimostri concreto, rapido e adeguatamente finanziato. Un piano che abbia valore nazionale per un problema che non ha confini amministrativi e ha preso il via oltre un anno fa tra Piemonte e Liguria. Servono le risorse necessarie alla realizzazione del progetto di recinzione nella sua interezza (necessari, solo per l’installazione dei restanti 200 chilometri circa di recinzioni, ulteriori 18 milioni di euro).
La terza istanza è la piena disponibilità a collaborare per affrontare insieme il problema della PSA nell’interesse nazionale, chiedendo che siano attuate rapidamente tutte le azioni in grado di consentire l’eradicazione della malattia, per le quali serviranno ulteriori finanziamenti.
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