Dal Regno Unito una ulteriore conferma del valore di una delle tante iniziative del mondo venatorio a tutela della biodiversità. L’installazione di nidi artificiali (tubi rialzati che limitano i fenomeni di predazioni di uova e piccoli) sta decisamente avendo risultati positivi per la riproduzione del germano reale.
L’Associazione Basc, in collaborazione con la Waterfowlers' Network, riferisce i risultati dei primi due anni di progetto (21 -22) con l’installazione di 400 tubi nido in 93 siti nel Regno Unito. “Ad oggi - si legge in una nota - , abbiamo registrato un tasso di occupazione del 46% complessivo e, di quelli occupati, oltre il 90% ha ospitato nascite”.
Le popolazioni di germano reale hanno fatto registrare un declino dopo gli anni 2000, diminuendo del 5% negli ultimi dieci anni. I nidi installati per il germano reale frequentemente vengono utilizzati anche da folaghe, gallinelle d’acqua, mestoloni, canapiglie e alzavole, con risultati positivi dunque per tutti gli anatidi. Il progetto in UK è aperto a tutti i cacciatori. Per partecipare basta installare i nidi (facili da costruire) e poi occuparsi di prendere nota di tutti i dati relativi all’occupazione e alle nascite, inviando poi la documentazione all’associazione venatoria alla fine della stagione riproduttiva.
Anche in Italia simili iniziative stanno prendendo piede. In provincia di Macerata già da alcuni anni l' Acma e la Federcaccia Provinciale, si sono attivati ed hanno posizionato alcuni nidi artificiali nei laghetti artificiali presenti nei comuni di Potenza Picena, Morrovalle, Montelupone, Monte San Giusto, Tolentino; gli stessi sono periodicamente monitorati dalle Guardie Venatorie volontarie dell' associazione per verificarne le risultanze. Stessa cosa già viene fatta anche nel Padule di Fucecchio e in altre zone umide italiane.