La Corte dei Conti ha confermato la condanna di primo grado nei confronti degli ex amministratori dell'Atc Umbria 3 ternano orvietano per danno erariale di circa un milione di euro dovuto alle spese sostenute per il funzionamento degli uffici e per il pagamento di collaboratori e tecnici.
Secondo la terza sezione di Appello della Corte dei Conti i Comitati di gestione degli Atc, pur autonomi soggetti di diritto privato titolari di un proprio patrimonio partecipano “in maniera diretta alla realizzazione del fine pubblico, ossia alla disciplina dell’attività venatoria e del più ampio assetto faunistico, che è tutelato nell’interesse della comunità nazionale ed internazionale, quale patrimonio indisponibile dello Stato”. I fondi degli Atc, occorre ricordarlo, provengono in grandissima parte dalle quote pagate dai cacciatori. (Tutt'oggi.info)
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