La giunta provinciale ha approvato il Calendario Venatorio per la stagione 2023-2024. Dal primo maggio la Provincia di Trento ha aperto la caccia primaverile a caprioli e cervi maschi e femmine fino al 29 giugno. È vietato andare a caccia di domenica nei mesi di maggio, giugno e agosto. La caccia per i piccoli di capriolo e cervo è aperta dal 3 settembre al 31 dicembre. Eliminate le limitazioni per la caccia al cervo nel periodo degli amori, vista la necessità di ridurre la consistenza numerica della specie. Confermata invece la limitazione della caccia al capriolo maschio che termina il 19 ottobre anziché il 31 dicembre.
La Provincia ha deciso di procedere per la sua strada su alcune limitazioni richieste da Ispra per alcune specie di avifauna migratoria. "L'apertura dalla terza domenica di settembre, prevista per la stragrande maggioranza delle specie - spiega la Provincia - , è legata da un lato alla lunga tradizioni venatoria trentina, dall'altro alle caratteristiche morfologiche e climatiche del territorio provinciale". Rimangono escluse dal prelievo pernice bianca e starna, moretta, moriglione e tortora selvatica. Esclusa anche la caccia al cinghiale, il cui abbattimento continuerà sotto forma di controllo faunistico in previsione di ridurre la densità della popolazione presente.
Sul calendario venatorio, c'è il parere positivo dell'Osservatorio faunistico. Critiche invece dall'Associazione cacciatori trentini (Act) che aveva chiesto il ripristino della sospensione della caccia del cervo (maschio, femmina e piccolo), a partire dal 21 settembre e fino al 10 ottobre 2023, durante il bramito. Non è poi stata accolta la richiesta di eliminare la limitazione temporale per il gallo forcello, venti giorni per ler riserve, con un solo esemplare prelevabile a cacciatore a causa della tendenza negativa di questa specie.
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