La Coldiretti Piemonte ha incontrato il commissario straordinario alla prevenzione della peste suina africana (PSA) Vincenzo Caputo, per affrontare il problema della diffusione della malattia. Durante l'incontro è stato chiesto di incrementare e rendere più efficaci gli abbattimenti, anche in zona buffer e in quella infetta, "che nello scorso anno sono arrivati a superare appena i 27 mila, quando l’obiettivo era quello di raggiungere i 50 mila, e sviluppare una filiera non legata al cibo per la carne di cinghiale”.
Un incontro fortemente voluto da Coldiretti per analizzare la gravità della questione, le urgenze e le relative misure di contenimento, attualmente, ancora insufficienti per contrastare il dilagare dell’epidemia (Aggiornamento al 7 maggio 2023: 406 positivi in Piemonte, 275 in Liguria).
"Dal confronto si è aperto un dialogo costruttivo e proficuo con il Commissario Straordinario alla PSA che ha dimostrato un’importante disponibilità a collaborare con i territori, anche un profondo pragmatismo e una forte competenza, con una posizione che si conferma essere di apertura verso le necessità specifiche del territorio" si legge nel comunicato Coldiretti.
“Abbiamo chiesto ed ottenuto la possibilità di costruire gabbie e recinti nelle zone di restrizione ed abbiamo fatto anche presente la necessità di attivare la caccia di selezione notturna, così come è emersa una apertura nel voler approfondire con le aziende interessate il discorso della filiera no food. Inoltre, abbiamo ribadito la nostra disponibilità e il nostro supporto ad una gestione concreta, con misure straordinarie che vanno trovate con urgenza vista la situazione che perdura già da oltre un anno e che va superata oltre che limitata affinché non si estenda ulteriormente" ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.
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