Come promesso durante la Conferenza di Foligno, la nuova ordinanza del commissario PSA Vincenzo Caputo emanata in data 22 maggio dà un chiaro messaggio a chi intende manifestare il proprio disappunto contro le misure di contenimento dei cinghiali con atti vandalici.
“Per il periodo di vigenza della presente ordinanza - vi si legge - , agli eventuali atti di danneggiamento, manomissione o intralcio delle operazioni compiuti durante le operazioni di cattura per il depopolamento dei cinghiali in aree di restrizione individuate ai fini dell’eradicazione della peste suina africana, si applicheranno le previsioni di cui agli artt. 340 – Interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità - e 500 - Diffusione di una malattia delle piante e degli animali - del codice penale”.
L’ordinanza inoltre assegna a SCR Piemonte (Società di Committenza della Regione Piemonte) la responsabilità di installare barriere anti-cinghiale nelle regioni del Piemonte e della Liguria. Le due Regioni riceveranno la gestione completa delle strutture entro 30 giorni dalla notifica del collaudo effettuato da SCR Piemonte Spa e si dovranno occupare della manutenzione delle reti, oltre ad ogni altro onere relativo. L'ordinanza per le Regioni la facoltà di trasferire eventualmente le opere alle province e ai comuni.
Nei centri abitati dove vengono installate le strutture di cattura, potrà essere vietato l'accesso abituale per evitare ritardi nelle operazioni e la diffusione del virus. Il Commissario ha adottato il provvedimento utilizzando le prerogative previste dalla legge per situazioni eccezionali, basandosi sulla relazione periodica del Commissario e sui resoconti del Gruppo operativo degli esperti e dell'Unità centrale di crisi del Ministero della Salute.
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