Le associazioni venatorie siciliane (Anuu, Asnc, Arcicaccia, Cpa, Csu, Consiglio Siciliano della Caccia, Fidc, Fsdc) criticano la proposta di Calendario Venatorio 2023 - 2024 presentata dall'Assessorato durante l'ultima seduta del Comitato Faunistico Venatorio regionale. In sostanza ricalca quella della scorsa annata, con qualche ritocco che poco si discosta dalle effettive esigenze inerenti alcune specie.
"Purtroppo, i nostri suggerimenti, scaturiti anche dai recentissimi pareri negativi espressi dall’Ispra sui Calendari Venatori di altre Regioni (Marche, Liguria, Trentino, Lombardia ed Emilia Romagna) non sono stati minimamente tenuti in considerazione" scrivono, sottolineando che le riunioni del CRFV dovrebbero servire ad intavolare una fattiva collaborazione per arrivare nello specifico ad una condivisione della proposta di Calendario Venatorio, utile appunto per scongiurare i ricorsi.
Preoccupate di questa situazione, nonchè per il fatto che riguardo al Piano regionale faunistico venatorio non si conosca ancora l'iter e i tempi, oltre che per la mancata costituzione dell'Osservatorio Faunistico Venatorio regionale, per i mancati censimenti della selvaggina stanziale e migratoria e per il perseverare a non voler istituire i Comitati di Gestione degli Atc, le associazioni venatorie chiedono un confronto con la Regione su tutte queste tematiche.