Un paio di settimane fa, appresa la notizia di due nuovi casi di PSA nel territorio romano (registrati al Parco dell’Insugherata e a Casal del Marmo), la Coldiretti del Lazio aveva puntato il dito contro gli Atc e i Parchi, accusandoli di non aver applicato le disposizioni dell'Ordinanza commissariale del marzo scorso per il cotrasto all'infezione.
“Quanto accaduto è la dimostrazione che i provvedimenti presi, relativamente alle azioni di depopolamento e controllo numerico degli ungulati, sono rimasti inattuati" scriveva in quei giorni il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri.
Risponde oggi l'Atc RM1, informando che il Consiglio direttivo riunitosi in questi giorni ha respinto all'unanimità le dimissioni del Presidente Leandro Calzetta. ribadendo che "l'Atc sta svolgendo egregiamente il lavoro nella gestione del territorio, soprattutto nella volontà di attuare la selezione non appena vengono segnalati danni alle coltivazioni da parte degli agricoltori".
"Purtroppo - scrive l'ATC RM1 in un comunicato - rimangono le difficoltà per la PSA non potendo intervenire nelle zone infette e di cuscinetto per mancanza degli strumenti previsti nell'allegato delle ordinanze del Commissario Staordinario oltre che nelle varie norme che non consentono la realizzazione degli interventi di gestione della fauna selvatica".
"Il Consiglio ribadendo la piena fiducia nel Presidente ritiene di dover richiedere urgentemente una conferenza dei servizi da parte della Regione Lazio con gli enti interessati all'individuazione degli strumenti necessari affinchè quanto riportato nel PRIU e nell'ordinanza Commissariale si possa attuare".
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