Si è tenuto lo scorso 27 maggio a Firenze il convegno dedicato al tema “Gestione del cinghiale – Attività complessa ma possibile” organizzato da Federcaccia Toscana – UCT, Federcaccia Emilia Romagna e FIdC Nazionale. Presenti dirigenti Federcaccia, rappresentanti del mondo agricolo, delegati degli ATC, rappresentanti delle Istituzioni regionali di Toscana ed Emilia-Romagna.
Riportiamo da un comunicato Fidc gli estratti principali: "Concorde il riconoscimento al cinghiale dello status di specie “importante” non solo dal punto di vista venatorio, ma anche da quello gestionale, controllata nella sua crescita negli ultimi anni grazie al contributo fondamentale della caccia in braccata e dalle squadre organizzate di caccia al cinghiale, che a oggi effettuano ad esempio in Toscana circa l’85% del prelievo annuo dei capi totali abbattuti tra caccia e attività di controllo".
“Pubblicare i dati relativi al cinghiale a livello nazionale per riuscire a conoscere la reale consistenza delle specie superando cliché, demagogia e disinformazione”. Questo il messaggio del mondo scientifico, anche in funzione del rischio del diffondersi della PSA (Peste Suina Africana). Affrontare il problema con razionalità e con l’apporto decisivo dei cacciatori senza imporre immotivate restrizioni all’esercizio venatorio è la linea che deve guidare gli interventi a livello nazionale e regionale per opporsi alla malattia che potenzialmente può arrecare danni ingentissimi al patrimonio faunistico e al settore agroalimentare che fa capo alla filiera delle carni di suino.
Nel corso degli interventi è stata più volte sottolineata l’importanza di un reale coordinamento tra il piano straordinario nazionale e quello relativo alla PSA in armonia con gli strumenti legislativi delle Regioni, per consentire azioni rapide ed incisive in caso di necessità.
Al termine dei lavori si è svolta una altrettanto interessante tavola rotonda tra rappresentanti istituzionali e del mondo agricolo con la partecipazione straordinaria di Federparchi, che ha messo in luce i diversi approcci, ma anche i punti in comune su questo delicato argomento.
Nei prossimi giorni, si legge in un comunicato Fidc, verrà redatto un documento contente i principali argomenti trattati e le relative deduzioni che sarà poi presentato ai rappresentanti del mondo istituzionale e del settore gestionale italiano, oltre che alle strutture della nostra Associazione.
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