Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato una nuova ordinanza aggiornando le disposizioni per prevenire e controllare la diffusione della Peste Suina Africana (PSA).
Non ci sono stati casi di contagio in Lombardia ma l'attenzione rimane alta, in particolare nella provincia di Pavia, confinante con le aree infete del Piemonte. A causa della prossimità ai recenti casi di cinghiali positivi nel Piemonte, l'area di restrizione è stata ampliata e includerà porzioni dell'Oltrepò pavese, in conformità ai regolamenti comunitari emessi all'inizio di giugno.
L'ordinanza firmata dal presidente Fontana recepisce le indicazioni delle normative europee recenti e dell'ordinanza emessa a fine maggio dal Commissario straordinario per la PSA, Vincenzo Caputo. L'ordinanza stabilisce disposizioni che regolamentano la sorveglianza sanitaria attiva e passiva, nonché le attività all'aperto, compresa la gestione della fauna selvatica e venatoria.
Nei comuni dell'Oltrepò pavese interessati dall'ordinanza, verranno rafforzate e ampliate diverse attività di controllo della popolazione di cinghiali, tra cui la ricerca attiva delle carcasse di cinghiale per testare la positività alla PSA prima dello smaltimento, il controllo faunistico selettivo del cinghiale tramite abbattimenti e l'uso di gabbie di cattura coordinati dalla Polizia provinciale di Pavia. Saranno imposti divieti di movimentazione delle carni al di fuori della zona e di autoconsumo. Gli abbattimenti avverranno anche durante la notte e mediante veicoli almeno tre volte a settimana, con la partecipazione di professionisti del settore.
Queste azioni si aggiungono alle misure già intraprese dalla Regione Lombardia, tra cui gli incentivi per la riduzione della densità di cinghiali e l'allocazione di 2,2 milioni di euro per finanziare recinzioni negli allevamenti suinicoli lombardi come misura preventiva.