Come anticipato durante il convegno di un mese fa di Foligno, il Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana, Vincenzo Caputo, è tornato a parlare della volontà di dare vita ad una più articolata e coordinata filiera della selvaggina italiana.
Nel corso dell'ultima riunione dell'Unità Centrale di Crisi, Caputo ha anticipato il nuovo pacchetto di azioni finalizzato al controllo e alla prevenzione della malattia. L'obiettivo primario è aggiornare i piani regionali di intervento urgente, gestire la popolazione selvatica e creare strutture di filiera per la selvaggina.
Tutto parte dalla creazione di una nuova figura. I cacciatori per Caputo devono diventano Bioregolatori per il depopolamento, a testimonianza dell'utilità pubblica della caccia, non più dunque un'attività solo ludica e ricreativa ma necessaria per far fronte in maniera ottimale all'emergenza sanitaria.
I bioregolatori sono figure autorizzate per il depopolamento. Le Regioni dovranno continuare e intensificare le azioni di depopolamento già in corso. Il pacchetto di azioni del Commissario include l'istituzione di tre grandi bio-barriere, la formazione di gruppi operativi territoriali interdisciplinari e la collaborazione con ditte specializzate e forze dell'ordine per la gestione delle carcasse nelle zone di restrizione.