Dopo la presentazione della bozza ufficiale del Calendario Venatorio veneto, avvenuta il 5 giugno scorso e la constatazione che la cabina di regia del mondo venatorio veneto in data 7 giugno ha diramato una nota con la quale dichiara di concordare su tutte le parti della bozza di calendario venatorio 2023/2024 tranne che per la chiusura dei turdidi e degli acquatici, intervengono l'associazione Cacciatori Veneti, Confavi e Associazione per la Cultura Rurale prendendo le distanze dalla bozza e dal comunicato della cabina.
Contestano le proposte presentate nella bozza del calendario venatorio, temendo "errori grossolani" che possano compromettere l'attività venatoria e portare a ulteriori ricorsi da parte degli animal-ambientalisti, esprimono delusione e preoccupazione riguardo al processo decisionale e alle scelte fatte dalla Giunta regionale e dalla "cabina di regia allargata" e criticano la giunta per non aver pubblicato il Calendario venatorio nei termini di legge.