In attuazione delle ultime direttive del Commissario per la PSA Vincenzo Caputo, in Piemonte è stato chiesto l'aiuto dell'esercito per incrementare gli abbattimenti. A supporto del mondo venatorio, il corpo militare metterà a disposizione droni per individuare le tane dei cinghiali e per aiutare i cacciatori al recupero delle carcasse.
Lunedì 12 giugno, l'Assemblea dei sindaci convocata dal presidente della Provincia Luca Robaldo con il commissario straordinario Vincenzo Caputo in videocollegamento ha deciso per un incremento delle azioni di depopolamento dei cinghiali. Protagonisti saranno i cacciatori, a cui viene chiesto un impegno straordinario per attuare il piano.
Si prevede che entro fine giugno verrà emanata un'ordinanza nazionale per normare l'intervento dell'Esercito e aggiornare le attività all'aria aperta con moduli autorizzativi. Nel Cuneese, sono stati formati 1.350 cacciatori per i piani di controllo dei cinghiali, e finora sono stati abbattuti 700 capi, di cui 300 nell'ultimo mese. Si sottolinea l'importanza della collaborazione tra i cacciatori e le istituzioni per affrontare la grave situazione e prevenire possibili danni al settore suinicolo.
Per il momento il commissario Caputo sta verificando la fattibilità con il Ministero della Difesa. “Da parte nostra - ha spiegato il Presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo - abbiamo deliberato la disponibilità a ospitare i militari che dovessero svolgere questi interventi. Nello specifico è stato individuato il comune di Ceva che già ospita la scuola dei carabinieri forestali”.
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