Durante la trasmissione Diario del giorno, l'approfondimento del Tg4 sui principali fatti del giorno, di lunedì 3 luglio, abbiamo assistito ad una nuova inqualificabile affermazione dell'ultra animalista Vittorio Feltri. Non nuovo a certe sparate intrise di un dichiarato odio per la categoria dei cacciatori, questa volta ha voluto esternare che se per assurdo tutti i cacciatori venissero fucilati non gli dispiacerebbe, anzi.
Queste le testuali parole "una fucilazione in massa dei cacciatori non mi renderebbe triste ma mi farebbe ridere così comprenderebbero che non è piacevole prendersi una fucilata nel culo". Una frase abominevole da cui nessuno in studio, conduttore in primis, ha sentito l'esigenza di prendere le distanze ma che ha destato solo qualche risatina di approvazione.
Non è l'unica che ha pronunciato. Interpellato dal conduttore Andrea Giambruno sulle varie problematiche di squilibrio della fauna selvatica, in una trasmissione già pilotata sulle posizioni animaliste (collegata anche Michela Vittoria Brambilla), il direttore editoriale di Libero si è lasciato andare a più riprese contro la categoria, senza mai entrare negli argomenti con competenza.
Ha bollato la caccia come pratica orribile da far cessare, affermando che i cacciatori sono persone che se non sparano e non uccidono si sentono male, che vogliono lo sterminio degli animali e sono dominati da una "bramosia di sangue". Affermazioni deliranti e del tutto fuori luogo da cui ci auguriamo che Mediaset voglia dissociarsi. Così anche Giorgia Meloni, compagna di vita del conduttore Giambruno, il quale durante la trasmissioni ha più volte detto a Feltri di essere completamente d'accordo con lui.
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