Il Coordinamento giovani di Federcaccia ha ospitato in una diretta facebook il tecnico Fidc Michele Sorrenti per fare il punto sulla migratoria italiana con particolare attenzione alle specie oggetto di Piani di gestione nazionale, come la tortora e il moriglione. Marco Fasoli di Acma e Carmelo Violante, Vicepresidente nazionale del Coordinamento Giovani, hanno rivolto diverse domande a Sorrenti sul ruolo della ricerca venatoria in Europa e in Italia.
"Per chi ci scrive su facebook che gli studi non servono a nulla, vorrei precisare che senza questa nostra attività la caccia sarebbe molto più penalizzata di quanto lo è ora. Di fronte a politici che della caccia conoscono poco, dobbiamo portare dati e argomentazioni suffragate da studi scientici, questo fa realmente la differenza" ha detto Sorrenti, ricordando che la rappresentanza in Europa è stata fondamentale anche per la redazione dei Piani di Gestione, che, seppur introducendo limiti al carniere, permettono di proseguire con criterio la caccia a specie considerate in declino.
Sorrenti ha parlato della sua attività nei consessi europei. Come Presidente del gruppo di lavoro Face sulla Direttiva Uccelli ha potuto partecipare ad alcuni tavoli della Commisione Ue dove ha portato così dati e studi che sono stati in alcuni casi presi in considerazione. Negli ultimi anni, ha ricordato, "l'Ufficio studi e ricerche Fidc ha aumentato l'approccio professionale alle diverse tematiche, occupandosi con sempre maggiore competenza di ricerca applicata, studi su tendenze, abbattimenti e censimenti".
Sorrenti ha parlato in maniera positiva dei Piani di Gestione perchè permettono una verifica annuale sui risultati di prelievo e consentono così di garantire nel tempo l'attività venatoria su specie oggetto di una classificazione negativa. Su questo c'è una maggiore attenzione in Italia. Il Ministero - ha detto Sorrenti - ha istituito un tavolo tecnico per la gestione dei dati che permette di seguire l'applicazione dei piani di gestione. Si tengono riunioni con le Regioni ed i portatori di interesse sui dati e le tendenze. Ad un anno dall'attivazione del Piano di Gestione della Tortora, c'è una buona la partecipazione delle Regioni per il monitoraggio del prelievo. Molise e Friuli Venezia Giulia a parte, che non hanno fornito i dati in tempo reale, la partecipazione è stata unanime. Per Sorrenti sia per la tortora che per il moriglione sono ora necessari miglioramenti ambientali più strutturati e coordinati. La Commissione Ue ha già riconosciuto che gli interventi di ripristino ambientale vengono fatti in maniera nettamente maggiore nelle aree in cui la specie è cacciabile, il che dimostra già la sostenibilità della caccia, ma in Italia occorre fare di più, tramite un organo che coordini il lavoro degli ATC e che fornisca fondi adeguati e mirati per garantire fonti di cibo nel periodo della riproduzione della tortora.