Un recente studio dell'Università di Perugia, ha valutato le caratteristiche nutrizionali e compositive delle carni di cinghiale cacciato confrontandole con quelle di suini allevati.
I campioni di cinghiale sono stati prelevati durante un piano di abbattimento selettivo in Umbria, mentre quelli di suino provenivano da allevamenti bradi e intensivi. Le analisi hanno rivelato che la carne di cinghiale ha un minor contenuto di grassi rispetto al suino, sia esso allevato all'aperto o in condizioni intensive.
Il profilo degli acidi grassi è diverso tra le due carni, con il cinghiale che presenta un maggior contenuto di acidi grassi polinsaturi e un minore rischio di patologie cardiovascolari. Inoltre, la carne di cinghiale ha mostrato una maggiore capacità antiossidante rispetto a quella di suino. Questi risultati suggeriscono che la carne di cinghiale potrebbe essere una scelta interessante per i consumatori consapevoli alla ricerca di un'alimentazione a base di carni con benefici per la salute.
Lo studio è stato presentato al III° Congresso Nazionale Filiere delle Carni di Selvaggina Selvatica a Foligno (PG) il 10-12 maggio 2023.
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