In quattro valichi montani interessati da rotte di migrazione dell'avifauna sarà disposto il divieto di caccia. E' quanto prevede un provvedimento approvato in Commissione Agricoltura, che la prossima settimana dovrebbe andare al voto finale in Consiglio regionale. Si tratta del Valico di Capovalle in provincia di Brescia, della Passada tra Bergamo e Lecco, dei Passi della Crocetta (Bergamo) e del Giovà (Pavia).
“Con questo atto - ha detto il relatore Carlo Bravo (FdI) - ottemperiamo a una recente sentenza del TAR Lombardia seguita a una pronuncia della Corte Costituzionale sulla illegittimità di una vecchia norma regionale che limitava il divieto di caccia esclusivamente al comparto considerato di maggior tutela. Viene così rapidamente sanato il vulnus che si era venuto a creare e definiamo questi nuovi ambiti dove si stabilisce il divieto di caccia”.
Il Presidente della Commissione Floriano Massardi (Lega) ha sottolineato come il “provvedimento finale si basa sugli studi scientifici presentati dai Comuni coinvolti. Il lavoro della Commissione si è sviluppato sull’ascolto dei territori per accogliere le esigenze concrete delle comunità locali”.
Il provvedimento prevede che gli appostamenti fissi localizzati nel raggio di mille metri dai valichi vengano rimossi e ricollocati altrove.
Sull’argomento erano stati ascoltati in audizione nelle scorse settimane il Sindaco del Comune di Capovalle (BS) Natalino Grandi e il Sindaco di Lodrino (BS) Bruno Bettinsoli, questi ultimi accompagnati da un tecnico portatore di un parere che contestava l’individuazione del valico di Sella di Mandro (Lodrino) e l’errata indicazione del punto di valico di Passo San Rocco (Capovalle).
Recependo le indicazioni dei Sindaci di Lodrino e Capovalle e contenute nella documentazione da loro prodotta comprendente anche le valutazioni sui flussi migratori e non solo sugli elementi orografici, la Commissione ha approvato un emendamento di Claudia Carzeri (Forza Italia) che rispetto al testo originario del provvedimento ha eliminato dall’elenco dei valichi montani quello di Sella di Mandro, in quanto, come si evince dalla relazione tecnica del Comune di Logrino, tale località non è interessata da rotte migratorie.
Via libera in Commissione anche a un altro emendamento presentato dal Presidente Floriano Massardi che, recependo le osservazioni del Comune di Capovalle, ha modificato il punto di istituzione del valico ai fini di una sua corretta individuazione geografica e cartografica.
Resta confermato l’elenco dei valichi in cui è vietata la caccia e situati nelle aree di “maggior tutela”, già individuati e istituiti: Bocchetta di Chiaro lato Como; Passo del Giovo (Bergamo/Brescia); Passo della manina (Bergamo); Passo Portula (Bergamo); Passo Val Sanguigno (Bergamo); Passo Cà San Marco lato Bergamo; Giogo della Presolana (Bergamo/Brescia); Passo del Vivione (Bergamo/Brescia); Passo delle Portole (Brescia); Passo della Berga (Brescia); Passo della Spina (Brescia); Monte Crestoso (Brescia); Monte Frà (Brescia); Passo della Puria (Brescia); Passo Scarpapè (Brescia); Passo del Tonale (Brescia); Passo di Crocedomini (Brescia); Monte della Piana (Brescia); Malga Mola (Brescia).
In sede di votazione finale, il provvedimento è stato approvato dai gruppi di maggioranza e dal rappresentante del gruppo “Lombardia Migliore Letizia Moratti”: si sono astenuti i Consiglieri del Partito Democratico, contrari Patto Civico e Alleanza Verdi Sinistra.
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