Mentre da noi tiene banco la questione ligure sulla liceità della caccia con l'arco, pratica tra l'altro diffusa già in diverse altre Regioni, che ha portato gli animalisti a raccogliere oltre 50 mila firme per la sua eliminazione, in Ungheria, il governo ha modificato i suoi regolamenti sulla caccia, inaugurando una nuova era per i giovani e la caccia con l'arco. In vigore dal 13 giugno 2023, questi cambiamenti sottolineano l'impegno a coltivare le pratiche di caccia tradizionali oltre a incoraggiare i progressi tecnologici.
In base al nuovo quadro giuridico, i giovani (di età pari o superiore a 16 anni) possono ora partecipare alle attività venatorie in Ungheria, a condizione che soddisfino i prerequisiti necessari. Ciò include il superamento dell'esame standard e, per chi è interessato alla caccia con l'arco o alla falconeria, il completamento di ulteriori esami specialistici.
Il nuovo regolamento stabilisce che i giovani possono cacciare la selvaggina grossa solo con l'arco. Per garantire il miglior contesto di sicurezza e competenza sul campo, il giovane cacciatore con l'arco deve essere accompagnato da un cacciatore che abbia sostenuto un esame certificato di caccia con l'arco da almeno cinque anni.
Per la caccia alla piccola selvaggina, il regolamento consente l'uso di fucili ma solo quando il giovane cacciatore è accompagnato da una guida esperta. Inoltre, con un'adeguata formazione, i giovani cacciatori possono ora dedicarsi all'arte della falconeria, ampliando così la portata delle attività di caccia a loro accessibili.
Il governo ungherese prevede che questi regolamenti rivisti rinvigoriranno la partecipazione alla caccia, ispirando una nuova generazione a godere di queste tradizioni in un ambiente sicuro, controllato ed etico. Questo approccio sottolinea la dedizione dell'Ungheria a bilanciare la tradizione con la tecnologia, garantendo la conservazione e la sostenibilità delle usanze venatorie per le generazioni future.
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