Nella Provincia autonoma di Bolzano, i circa 5 mila cacciatori iscritti alle riserve, hanno portato avanti i piani di prelievo, raggiungendo percentuali vicine al totale dei capi da abbattere.
In particolare il prelievo di cervi della scorsa stagione venatoria è stato il più alto di sempre (4601 capi), nonostante, come si legge in un report del Giornale del Cacciatore (rivista dell'Associazione Cacciatori Alto Adige), le condizioni di caccia siano state particolarmente complicate a causa di un'estate straordinariamente calda e delle scarse precipitazioni autunnali. Un risultato soddisfacente (dati i danni causati dalla specie, in espansione numerica negli ultimi anni) che per la prima volta permette di diminuire la quota dei capi abbattibili (per il 2023 l'obbiettivo è di 5000 cervi, nel 2022 era di 5.600).
I caprioli abbattuti ammontano a 7403 capi, un dato in diminuzione, dati i risultati dei piani di prelievo che stanno realmente ridimensionando la popolazione, in linea con gli obiettivi previsti. Nel 2022 è stato infatti abbattuto il 21% di caprioli in meno rispetto a 20 anni fa. Colpisce la grande differenza dei sessi dei piccoli caprioli prelevati. Dei 1301 piccoli abbattuti, infatti, solo l'11% sono maschi. Anche il numero dei camosci è diminuito nel corso degli anni, attestandosi nel 2022 su 3173 capi, circa mille in meno rispetto a 20 anni fa.
Riguardo alla selvaggina bassa (lepri, volpi, turdidi, corvidi, anatidi e beccacce) si osserva una netta diminuzione rispetto agli anni 2000. Il calo più marcato riguarda i turdidi.
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