Approvato dalla Provincia di Bolzano il regolamento di esecuzione della legge sul lupo: "un altro importante passo verso il prelievo dei lupi" si legge in una nota della Provincia.
"Dal punto di vista giuridico, ora sono stati compiuti i passi importanti per poter prelevare anche dei lupi" spiegano da Bolzano, facendo riferimento al fatto che da Roma non è arrivata l'impugnazione della legge dopo una trattativa che ha concesso a Ispra 15 giorni invece che 10 per il proprio parere.
Il regolamento attuativo comprende i criteri fissati dal direttore della Ripartizione Foreste per la designazione delle aree di protezione del pascolo, le modalità di segnalazione dell'attività di dissuasione e di allontanamento del lupo e le modalità di monitoraggio dello stesso. Di conseguenza, i pascoli alpini sono designati come aree di protezione dei pascoli se le recinzioni su larga scala, la pastorizia permanente con o senza cani o l'uso di cani da guardia non sono possibili per ragioni oggettive (terreno, ragionevolezza tecnico-economica). Ciò vale, ad esempio, per i pascoli attraversati da escursionisti, ciclisti o selvaggina: le aperture nelle recinzioni potrebbero essere lasciate aperte. Un altro criterio è quello dei pastori o dei cani da pastore: un alpeggio diventa una riserva di pascolo se non ci sono almeno due pastori in servizio e se non è prevista una sistemazione adeguata per loro. Anche i cani da pastore hanno bisogno di un alloggio protetto. Se questo non è disponibile, l'alpeggio viene dichiarato area di protezione del pascolo.
I lupi sono monitorati dall'Ufficio caccia e pesca in collaborazione con gli agenti venatori. Il monitoraggio è pianificato su diversi percorsi: le tracce dei lupi (feci, urine, peli, saliva) vengono valutate e tipizzate, vengono registrati gli avvistamenti e l'ascolto degli ululati, e sono presenti trappole fotografiche e stazioni trasmittenti. Dissuasioni e allontanamenti devono essere segnalati al numero di emergenza 112.
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