Il Tar della Sicilia in data 25 agosto ha respinto la richiesta delle associazioni Wwf, Legambiente Sicilia, Lipu, Enpa di sospendere gli effetti del calendario venatorio, con l'obbiettivo di bloccare la prepertura della caccia.
Nella decisione, il Tribunale ha considerato diversi aspetti, tra cui l'apertura generale della caccia dal 17 settembre, l'anticipazione dell'apertura della caccia per alcune specie specifiche in determinate date di settembre, la determinazione del periodo di pre-addestramento dei cani, e altri punti controversi. Il Tar ha ritenuto che le disposizioni contestate non causino un pregiudizio immediato tale da giustificare una sospensione temporanea. In particolare, come già scritto sopra, sono stati discussi aspetti legati all'apertura anticipata della caccia per alcune specie e al periodo di pre-addestramento dei cani.
La camera di consiglio collegiale per la trattazione completa della questione è stata fissata per il 18 settembre 2023.
"Il pronunciamento del giudice amministrativo - commenta l'assessore regionale all'Agricoltura, Luca Sammartino - ha riconosciuto nel merito la correttezza del procedimento messo in atto dal dipartimento dello Sviluppo rurale nella redazione del calendario venatorio".
“Per molti versi una sentenza storica – ha commentato il presidente regionale di Federcaccia Sicilia Giuseppe La Russa – Colombaccio e tortora avevano avuto il parere positivo di Ispra e per questo la decisione appare una logica conseguenza. Per la tortora in particolare, la Regione ha provveduto per tempo alla rendicontazione in tempo reale del prelievo in accordo col piano di gestione nazionale, per il quale FIdC ha avuto un ruolo determinante nell’approvazione. Questo significa per i cacciatori siciliani la possibilità di andare a caccia in preapertura come previsto dal C.V. del 26 giugno scorso e di fare l’apertura generale il 17 settembre. Nel frattempo, prima del 2 settembre, l’Assessore pubblicherà il D.A. per il coniglio”.
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