"A cinque giorni dall’apertura generale della caccia nessun segnale dal governo per dotare il nostro Paese di una norma che consenta di dare, contestualmente, giusta attuazione alla direttiva comunitaria sul divieto dell’utilizzo di munizionamento con piombo nelle zone umide e per dare certezza di diritto, evitando il rischio di infrazioni penali e successivi contenziosi giuridici, per migliaia di cacciatori che non hanno ricevuto al momento indicazioni sulle norme da rispettare". Lo dichiara Stefano Vaccari capogruppo PD della Commissione Agricoltura e Segretario di Presidenza della Camera annunciando il deposito di un' interrogazione urgente sul tema.
"Cosa aspettano i ministri Lollobrigida e Pichetto Fratin ad intervenire normativamente piuttosto che dilettarsi in dichiarazioni di circostanza che non risolvono i problemi? - scrive Vaccari -. Dopo la dura lezione subita con la sentenza del Tar del Lazio che ha ricordato ai ministri e al governo che una circolare interpretativa è assolutamente inefficace per attuare un regolamento comunitario ed anche per modificarne la portata, la strada maestra avrebbe dovuto essere quella di approvare un atto con forza di legge. Invece chiacchiere su chiacchiere".
Secondo il deputato del Pd, il percorso possibile "non può prescindere dalla necessità di applicare il regolamento comunitario e al contempo di avere unacartografia ufficiale sulle zone umide, di avere regole chiare sul trasporto delle diverse tipologie di munizionamento ed anche sulladefinizione amministrativa degli eventuali reati, come più volte richiesto anche dall’associazionismo venatorio".
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