Stefano Vaccari, capogruppo PD della Commissione Agricoltura e Segretario di Presidenza della Camera, interviene nuovamente sulla situazione relativa al divieto delle munizioni di piombo nelle zone umide.
"Facciamo i conti ogni giorno con un Governo in fuga. Non si è assunto la responsabilità, dopo la clamorosa bocciatura del Tar del Lazio di una inefficace circolare, di dare, contestuale e giusta attuazione al regolamento sul divieto di utilizzo, nell'esercizio dell'attività venatoria, del munizionamento con piombo nelle aree umide, e dare certezza di diritto alle decine di migliaia di cacciatori per l'apertura generale della caccia che avverrà domenica prossima 17 settembre".
"Per farlo - continua Vaccari - serve un atto con forza di legge che il Governo non ha voluto adottare. Per questo abbiamo depositato alla Camera emendamenti alla legge di delegazione europea per consentire di classificare le zone umide in Italia, di circoscrivere nell'ambito dei reati amministrativi le eventuali infrazioni e, fermo il divieto assoluto di utilizzo, di consentire il trasporto del munizionamento con piombo, purché in contenitori che non permettano l'immediata disponibilità, nell'attraversamento di zone umide per lo svolgimento dell'attività venatoria".
"Ora si faccia presto in Parlamento per dare immediata soluzione al recepimento" scrive Vaccari invitando i Ministri Lollobrigida e Pichetto Fratin a "tradurre in fatti le frasi propagandistiche". "Li aspettiamo al varco sui temi della peste suina e del sovrannumero dei cinghiali e su quello della gestione dei grandi carnivori a cominciare da lupi, ibridi e cani inselvatichiti sui quali il Pd ha presentato emendamenti al ddl Cattoi frutto di articolate proposte di legge già depositate".
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