Un nuovo Decreto del Tar della Sicilia, datata 26 settembre, ha affrontato le nuove richieste delle associazioni animaliste e ambientaliste (Wwf Italia, Legambiente Sicilia, Lipu, Enpa, Lndc Animal Protection, Lac), presentate con motivi aggiunti dopo le modifiche approvate dalla Regione.
Le associazioni avevano chiesto (per ora in via cautelare) la sospensione degli atti che permettevano il prelievo venatorio del coniglio selvatico in Sicilia, sostenendo che questa specie non dovrebbe essere cacciata nella regione. Inoltre, avevano richiesto la sospensione del prelievo per alcune altre specie, tra cui Colombaccio, Tortora Selvatica, Coniglio Selvatico e Quaglia, a partire dal 17 settembre.
Tuttavia, il Tribunale ha respinto la richiesta di sospensione cautelare, sottolineando che mancavano i presupposti di estrema gravità ed urgenza per autorizzarla. In particolare, per quanto riguarda il coniglio selvatico, il Tribunale ha rilevato che il parere dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) non vieta il prelievo nel mese di settembre, purché siano rispettate alcune condizioni locali e modulazioni.
Per le altre specie, il Tar ha ritenuto che, almeno in questa fase preliminare, le doglianze delle associazioni siano fondate. Il caso verrà ulteriormente esaminato in una trattazione collegiale prevista per il 17 ottobre 2023. Nel frattempo, il calendario venatorio in Sicilia rimane invariato.
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