Dopo un precedente post in cui Danilo Selvaggi, della Lipu, segnava un punto a favore delle istanze animaliste per l'accantonamento degli emendamenti sulla caccia nell'ambito della discussione al Senato del Decreto Asset, un aggiornamento di oggi, 28 settembre sulla sua pagina facebook, annuncia che diversamente, gli emendamenti filo-caccia sono stati approvati ieri sera in Commissione Ambiente con delle modifiche.
"Evidentemente - spiega il rappresentante della Lipu - , hanno atteso il parere del Governo, il quale ha portato a cambiare parzialmente gli emendamenti la cui formulazione iniziale era impraticabile. Tuttavia, le cose non sono cambiate di molto".
Selvaggi spiega i contenuti salienti di queste modifiche: "È stato reinserito il parere dell'Ispra ma affiancato da quello del Comitato tecnico faunistico (una cosa priva di senso), ricostituito a immagine e somiglianza del Ministro Lollobrigida. Le regioni devo acquisire il parere ma possono discostarsene, "fornendo adeguata motivazione" e comunque "in relazione alle diverse realtà territoriali". È stato tuttavia reinserito il termine del 31 gennaio come limite massimo per il calendario venatorio, ed è stata altresì tolta la possibilità delle regioni di ampliare le specie cacciabili. Diversamente, la violazione costituzionale sarebbe stata clamorosa. Resta invece (altro fatto gravissimo) la non sospendibilità del calendario venatorio impugnato, ma anche qui di praticabilità quasi impossibile. Davvero i giudici non sospenderebbero un atto che causa danni irreversibili?".
"Quanto al divieto di piombo nelle zone umide - scrive - , l'emendamento lo annulla del tutto. Sanzione da 20 a 200 euro e divieto solo nelle aree già vietate.
Una presa in giro. Uno smacco al diritto e all'Europa, proprio nel giorno in cui scadevano i termini entro cui l'Italia doveva rispondere alle contestazioni europee su queste stesse materie".
Ora si attende il passaggio in aula per il voto.
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