L'approvazione del ripristino della seconda giornata di caccia aggiuntiva inCalendario Venatorio ha portato a uno scontro tra le associazioni venatorie nelle Marche, con posizioni divergenti sulla questione e sulla possibilità di ricorrere al Consiglio di Stato contro le decisioni del TAR.
A seguito della delibera della Regione che concede entrambe le giornate aggiuntive di caccia, come stabilito da un nuovo parere ISPRA, Arci Caccia, che ha sostenuto questa proposta insieme ad Anlc durante una recente riunione in Regione, accusa Federcaccia di essersi opposta, puntando tutto sulla richiesta di ricorrere al Consiglio di Stato. Secondo Arci Caccia una mossa inutile e pericolosa, che avrebbe ulteriormente potuto limitare il prelievo di alcune specie a gennaio.
Federcaccia risponde ringraziando la Giunta per il provvedimento e sottolineando che la decisione presa dimostra che è possibile adottare nuove delibere anche contro le sospensive del TAR, ma con motivazioni più solide. La Federazione ha anche osservato che la richiesta di consultare il Consiglio di Stato è legittima e che Arci Caccia Marche dovrebbe considerarne le motivazioni alla base. "Invece di opporsi alla richiesta – solo perché avanzata da noi – fatta alla Regione di ricorrere al Consiglio di Stato contro l’ordinanza del Tar, Arcicaccia Marche potrebbe poi cercare di capirne un po’ più approfonditamente le motivazioni e ricordare – ma forse lo ignora – i due pronunciamenti favorevoli emessi da questo lo scorso anno in Toscana e Sardegna".
Qui la nota di Arci Caccia Marche
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