“Nonostante i nostri sforzi, non siamo riusciti a raggiungere le 500.000 firme necessarie per indire il referendum sull'abolizione della caccia”. E’ quanto dichiara il Comitato Cadapa (Comitato Antispecista Difesa Animali Protezione Ambiente) negli scorsi giorni in merito alla raccolta firme protratta per mesi oltre il termine stabilito per legge. Che non sarebbero riusciti nel loro intento è stato chiaro fin da subito, dato che, a luglio, a termini effettivamente scaduti, si ammettevano si o no 3 mila firme raccolte.
Non si sa poi per quale motivo è stato fatto credere ai loro sostenitori che la raccolta firme sarebbe potuta continuare tranquillamente oltre i termini imposti per legge (dal deposito dei quesiti in Cassazione 3 mesi) per il solo fatto di spostare l’adesione on line, continuando poi a posporre di settimana in settimana il termine ultimo, fino ad arrivare a fine settembre. Nemmeno questo espediente è servito per racimolare qualche firma in più. In sei mesi sono riusciti ad arrivare a 19 mila firme su un milione necessarie (due quesiti da 500.000 firme). Ovvero l’1,9% dell’obbiettivo. Tutto questo, ricordiamolo, con l'iniziale supporto di una grande associazione come la Lav (poi defilatasi) e del Movimento 5 Stelle, che a gennaio di quest'anno ha presentato la proposta abrogativa addirittura in una conferenza stampa alla Camera.
Come giustificano un tale fallimento? Due anni fa avevano dato la colpa ai ritardi burocratici di comuni e ad attacchi informatici alla piattaforma, ora la responsabilità viene attribuita al Governo, per non aver attivato una piattaforma pubblica che permetta la raccolta gratuita delle firme. Ad ogni modo la lezione pare non sia stata ancora recepita. “Riproporremo il referendum non appena possibile” scrivono quelli di Cadapa su facebook.
A ciò si aggiunge l'assurda querelle dei mesi scorsi dell'altro comitato promotore (Ora Referendum contro la caccia), che nonostante i termini di legge scaduti il 15 luglio, ha inviato proprie disposizioni ai Comuni affinchè prorogassero la raccolta delle firme. Proroga inesistente e mai approvata ma che molti Comuni hanno purtroppo preso per vera. In un video degli ultimi giorni il comitato se la prende proprio con i Comuni, che a suo dire, avrebbero determinato il fallimento della raccolta firme per errori formali. 3 mila comuni che, come annunciato sui social, verranno denunciati perchè avrebbero sbagliato ad autenticare le firme o negato di avere i moduli necessari. Le firme non autenticate questa volta sarebbero - a dire del movimento - decine di migliaia.
Redazione Big Hunter. Avviso ai commentatori
Commentare le notizie, oltre che uno svago e un motivo di incontro e condivisione , può servire per meglio ampliare la notizia stessa, ma ci deve essere il rispetto altrui e la responsabilità a cui nessuno può sottrarsi. Abbiamo purtroppo notato uno svilimento del confronto tra gli utenti che frequentano il nostro portale, con commenti quotidiani al limite dell'indecenza, che ci obbligano ad una riflessione e una presa di posizione. Non siamo più disposti a tollerare mancanze di rispetto e l'utilizzo manipolatorio di questo portale, con commenti fake, al fine di destabilizzare il dialogo costruttivo e civile. Ricordiamo che concediamo questo spazio, (ancora per il momento libero ma prenderemo presto provvedimenti adeguati) al solo scopo di commentare la notizia pubblicata. Pertanto d'ora in avanti elimineremo ogni commento che non rispetta l'argomento proposto o che contenga offese o parole irrispettose o volgari.
Ecco le ulteriori regole:
1 commentare solo l'argomento proposto nella notizia.
2 evitare insulti, offese e linguaggio volgare, anche se diretti ad altri commentatori della notizia.
3 non usare il maiuscolo o ridurre al minimo il suo utilizzo (equivale ad urlare)
4 rispettare le altrui opinioni, anche se diverse dalle proprie.
5 firmarsi sempre con lo stesso nickname identificativo e non utilizzare lo spazio Autore in maniera inappropriata (ad esempio firmandosi con frasi, risate, punteggiatura, ecc., o scrivendo il nickname altrui)
Grazie a chi si atterrà alle nostre regole. Per eventuali segnalazioni potete scrivere a [email protected]