Anche il Presidente dell'Enalcaccia, Lamberto Cardia, interviene sulle modifiche apportate alla legge nazionale 157/92 (articoli 18 e 31) su Calendari Venatori e divieto di utilizzo di munizioni al piombo nelle zone umide,
Enalcaccia, in collaborazione con la Cabina di Regia del mondo venatorio, ha sostenuto con determinazione e tenacia queste modifiche al fine di fornire ai cacciatori le necessarie indicazioni per uno svolgimento sereno e corretto dell'attività venatoria, scrive Cardia, sottolineando che è stato chiarito che la violazione sul porto e la detenzione di munizioni al piombo all'interno o a meno di cento metri da un'area umida costituirà un illecito amministrativo. Inoltre è stata definita la "zona umida", che comprende le aree designate dalla convenzione di Ramsar, le zone all'interno dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e delle Zone di Protezione Speciale (ZPS), nonché quelle all'interno di riserve naturali o in ambiti protetti.
Bene, secondo Enalcaccia, anche l'ordine del giorno approvato il 4 ottobre che impegna il Governo a emanare disposizioni per individuare le "zone umide" all'interno dei SIC e delle ZPS, dove vigila il divieto dell'uso di munizioni di piombo, facendo riferimento al Catasto Zone Umide Italiano predisposto da ISPRA e aggiornato all'entrata in vigore del decreto legge in esame.
A tal proposito l'associazione venatoria ringrazia il Ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, nonché le forze di Governo e Parlamentari "per il loro impegno nel fornire ai cacciatori i tanto attesi chiarimenti e riconoscere il ruolo primario del mondo venatorio nella salvaguardia dell'ambiente e della ruralità. Questi sforzi trascendono dalla mera attività venatoria e riguardano la tutela generale del territorio, come dimostrato dalla lotta alla Peste Suina Africana e la creazione di un proficuo rapporto di collaborazione nelle sedi istituzionali".
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