E' nuovamente contro le modifiche alla 157 che si scaglia Arcicaccia unitamente a Cia e Legambiente, che dopo il coro di no già espresso da Pd, Sinistra e Libertà e varie associazioni animaliste, alle audizioni in Senato hanno definito fuorvianti i contenuti del nuovo testo, sostenendo che "aumenterà di molto le attuali difficoltà per la conservazione della natura, la difesa dell’attività agricola e agrituristica e, contrariamente a quanto spera il senatore Orsi, che danneggerà anche la caccia".
Le tre associazioni auspicano che il provvedimento venga fermato in sede di Commissione Ambiente e della riforma in particolare criticano: "la forte contrazione dei principi di tutela e controllo a difesa del patrimonio naturale e degli animali selvatici; l’assenza di valorizzazione della multifunzionalità dell’impresa agricola e di soluzioni concrete al problema dei danni causati da alcune specie animali; la totale disattenzione verso le esigenze delle sempre più diffuse e importanti imprese agrituristiche; una prospettiva di caccia consumistica che non valorizza il volontariato e la gestione sociale ma è orientata solo alla mercificazione della fauna e alla caccia a pagamento".
E' il ridimensionato tavolo degli Stakeholders a chiedere ancora alla politica di abbandonare definitivamente quello che viene poi definito un "vicolo cieco" per la caccia, la valorizzazione dell'impresa agricola e la tutela ambientale.