Il Parlamento fiammingo ha respinto una proposta che chiedeva di introdurre il divieto di caccia alla starna. L'Associazione Hubertus Flanders ha sostenuto le proprie ragioni, basandosi su dati recenti che suggeriscono una popolazione più numerosa rispetto a quanto stimato dai protezionisti basandosi su censimenti di vecchia data.
L’Istituto per la ricerca sulla natura e le foreste (INBO) ha confermato che questi numeri fossero sottostimati rispetto alla popolazione reale. Con il nuovo protocollo di conteggio i cacciatori hanno effettuato un censimento generale in tutte le Fiandre per un minimo di 218.650 ettari. INBO ha analizzato tutti i dati recenti e concluso che il numero di esemplari è stabile e consistente. Nella primavera del 2022, secondo il protocollo di conteggio imposto dal governo, sono state osservate 14.258 coppie nidificanti, in netto contrasto con le 5.000 coppie citate da Schauvliege nel dibattito.
Questa posizione è stata supportata da vari parlamentari che, durante il dibattito, hanno sottolineato il ruolo positivo della caccia nella conservazione della specie. La collaborazione con il settore è vista infatti in chiave positiva ai fini del mantenimento dell'habitat della starna nelle Fiandre. La decisione riflette una prospettiva innovativa, capace di riconoscere il ruolo cruciale della caccia nella conservazione della piccola selvaggina.
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