Con delibera del 23 ottobre scorso, come annunciato, la Regione Emilia-Romagna ha modificato il Calendario Venatorio 2023-24. Queste modifiche includono il posticipo della chiusura della caccia alle specie lepre, fagiano, starna e pernice rossa al 10 dicembre e il reintegro della caccia alla moretta, seppur con specifiche regole e restrizioni.
Il posticipo della chiusura delle specie stanziali è stato deciso per consentire ai cacciatori di recuperare almeno in parte le giornate perse a causa di una precedente decisione del TAR, che aveva inizialmente imposto il posticipo dell'apertura della caccia al 1° ottobre, seguendo il parere dell'ISPRA, anziché alla data prevista del 17 settembre. La Regione ha ricevuto un parere favorevole dall'ISPRA per questa modifica. Dettagli resi noti da un comunicato della Federcaccia, la quale sottolinea che in particolar modo sulla moretta, il risultato si deve agli sforzi congiunti di Federcaccia Emilia-Romagna, Federcaccia Nazionale e dell'Ufficio Studi e Ricerche che hanno portato ad un dialogo di due anni con l'ISPRA per rivedere la sua posizione storica di divieto assoluto. Attraverso argomenti tecnici, evidenze scientifiche e proposte innovative presentate da Federcaccia - scrive Fidc -, l'ISPRA ha modificato la sua valutazione e ha proposto una serie di misure da adottare per consentire la caccia alla moretta.
La Delibera evidenzia un pacchetto di obblighi e restrizioni considerevoli, ritenuti in alcuni casi eccessivi da parte di alcuni, ma rappresenta comunque un importante passo avanti nel superare il tradizionale dibattito tra "caccia sì" e "caccia no", a favore di un approccio più controllato. È importante notare che la moretta era vietata in Emilia-Romagna per ben 11 anni. Questa modifica è stata accolta con favore da cacciatori specializzati nella caccia acquatica, che ogni anno dedicano risorse alla conservazione di habitat umidi favorevoli alle specie acquatiche. Questo cambiamento segna una svolta nella gestione venatoria.
Federcaccia Emilia-Romagna, Federcaccia Nazionale e l'Ufficio Studi e Ricerche esprimono la loro gratitudine all'Assessore Dott. Alessio Mammi, alla Dirigente Dr.ssa Federica Dotti e all'intera Regione Emilia-Romagna per aver prestato attenzione alle richieste dei cacciatori emiliano-romagnoli e per l'impegno profuso per l'adozione di questa Delibera, che rispecchia le aspettative della comunità venatoria locale.
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