La Regione Calabria ha inserito tre Zone speciali di conservazione (Zsc) in provincia di Crotone, ovvero Monte Fuscaldo, il Fiume Lese e Murge di Strongoli, tra le aree in cui è consentita l'attività venatoria nella stagione 2023-2024.
Protesta contro queste disposizioni il presidente del circolo Ibis per l'ambiente Odv di Crotone, Girolamo Parretta, chiedendo l'intervento delle autorità competenti. "Le tre Zsc in provincia Crotone – puntualizza Parretta –, secondo gli studi scientifici condotti dal Circolo Ibis, risultano essere proprio degli “stepping stones”, cioè zone di elevato interesse naturalistico e con altissimo grado di biodiversità, dove trovano rifugio molte specie a rischio come il lupo, il gatto selvatico, l’istrice, la lontra, nonché il “Capovaccaio” e altra avifauna rarissima. Proprio loro – avverte Parretta – potrebbero finire involontariamente nel mirino dei cacciatori, provocando danni importantissimi alla conservazione delle specie a rischio".
Se così fosse, bisognerebbe puntualizzare, tutte le zone umide di importanza internazionale in italia in cui non vige il divieto di caccia, dovrebbero essere messe in discussione. Così non è perchè, come numerosi studi hanno dimostrato, spesso è proprio la presenza dei cacciatori a garantire, tramite interventi di manutenzione e di ripristino, la loro stessa esistenza a favore della biodiversità. Quanto alle specie protette che involontariamente finirebbero nel mirino dei cacciatori, occorre fare presente a quanti non conoscono la materia, che si affrontano esami teorici e pratici prima di ottenere la licenza venatoria, che per fortuna permettono di evitare simili inconvenienti, che per alltro, costituiscono veri reati.