In merito alla recente decisione del Consiglio di Giustizia Amministrativa che ha determinato la sospensione del Calendario venatorio siciliano, interviene anche il Presidente Regionale di Arci Caccia Sicilia, Leopoldo Vernagallo, sollevando dubbi sulla decisione.
Vernagallo critica la decisione del Consiglio di Giustizia Amministrativa, sostenendo che la stessa potrebbe non essere giustificata alla luce delle precedenti determinazioni del TAR di Palermo. Quest'ultimo aveva ritenuto il Calendario Venatorio conforme alle leggi esistenti, soprattutto riguardo agli incendi estivi e alle condizioni climatiche avverse. In particolare "per quanto riguarda le avverse condizioni climatiche di inizio estate, visti gli esiti del censimento al coniglio selvatico svolto a seguire nel periodo luglio/agosto, aveva giustamente ritenuto che le stesse non avessero pregiudicato più di tanto la condizione della piccola selvaggina".
In attesa di un riscontro della Regione, Arci Caccia consiglia ai cacciatori di astenersi dall'attività venatoria, evitando possibili conseguenze legali, sia civili che penali, in attesa di ulteriori sviluppi e chiarimenti da parte dell'Assessore competente.
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