E' in via di approvazione al Consiglio Regionale Veneto il provvedimento di legge che consentirà la caccia in deroga per alcune specie, che da quest'anno potrebbero aumentare a 11. Proprio su questo punto, all'ordine del giorno nella giornata di oggi, il dibattito si è acceso già da alcune settimane.
Il testo licenziato dalla quarta Commissione è il risultato dell'unificazione di due proposte, quella della Lega Nord (primo firmatario Roberto Ciambetti) e quella di giunta. La differenza tra i due progetti sta proprio nel numero delle specie. A storno, fringuello, peppola, pispola, prispolone, la Lega ha aggiunto piviere dorato, frosone, gabbiano reale, cormorano, tortora dal collare e verdone, 11 in tutto contro le 4 della scorsa stagione venatoria: storno, peppola, fringuello e pispola.
Il testo di legge esaminato dalla Commissione ha avuto l'appoggio dei rappresentanti delle Province venete e delle associazioni venatorie Federcaccia, Arcicaccia, Cacciatori veneti, Italcaccia, Anuu Migratoristi, tra gli ambientalisti contrari spicca la Lac che tramite il suo presidente regionale Andrea Zanoni ha ricordato i recenti pronunciamenti del Tar del Lazio, del Consiglio di Stato e della Corte Costituzionale.
Il consigliere Roberto Ciambetti ha spiegato lo spirito della proposta: "Incrementare il calmiere aumentando il numero delle specie cacciabili, così da calare anche la pressione su quelle già ammesse. In più introdurre tre specie nocive: la caccia al gabbiano che vola sulle discariche e depreda i nidi degli altri uccelli, il cormorano che crea danni nei bacini di pesca, la tortora dal collare che crea danni in agricoltura".