“La mancata proposta di un nuovo Piano Faunistico Venatorio è una grave inadempienza ed un pericoloso errore della Giunta regionale”. A dirlo è il vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega Fabio Rainieri, a seguito della presentazione in Commissione assembleare politiche economiche da parte dell’Assessore regionale ad agricoltura e caccia, Alessio Mammi, della proposta di proroga del piano faunistico venatorio 2018 – 2023 per altri due anni, fino a fine 2025.
“Tra pandemia che ha fermato l’attività praticamente per due anni, peste suina africana, proliferazione incontrollata dei lupi, alluvioni varie tra le cui cause vi sono gli scavi delle specie fossorie e, ultimo solo per ordine di tempo, il ricorso di Legambiente che ha ritardato l’avvio dell’ultima stagione venatoria, in questi ultimi cinque anni per la fauna selvatica è letteralmente cambiato il mondo – ha aggiunto il consigliere regionale leghista – Invece di fare un doveroso sforzo ulteriore di analisi e di progettazione l’amministrazione regionale è rimasta inerte e il mondo della caccia rischia seriamente di rimetterci ancora. Anche per quanto riguarda la vicenda del ricorso amministrativo contro lo stesso calendario sarebbero occorsi nuovi approfondimenti scientifici per rafforzare le scelte contestate dagli ambientalisti. Senza l’aggiornamento del principale strumento di pianificazione della caccia regionale si è sempre più in balia di questi estremisti il cui scopo è eliminare la caccia. Ma forse è proprio quello che Bonaccini vuole”.