Riceviamo e pubblichiamo:
In merito all’approvazione da parte del Consiglio regionale dell’Umbria dell’emendamento Puletti che regolamenta le modalità di accesso dei mezzi a motore sui sentieri, e al conseguente dibattito che ne è scaturito, le associazioni venatorie Federcaccia, Libera Caccia, Enalcaccia e Anuu Migratoristi spiegano perché si tratta di una norma di buonsenso, che toglie indeterminatezza e ingiusti contenziosi e consente la corretta fruizione del territorio, preservandolo. Questa la nota firmata dalle quattro associazioni venatorie.
Vediamo in questi giorni la levata di scudi verso il provvedimento votato dall’Assemblea legislativa dell’Umbria che consente legalmente il passaggio di mezzi a motore nei sentieri dove non è espressamente vietato.
Scopriamo con stupore che esisterebbero associazioni e persone che annualmente cura queste approssimative infrastrutture, costituite da un fitto reticolo di strade di campagna non gestite, strade di servizio per i boschi, taglia fuoco e sentieri per il bestiame. Ad averlo saputo i nostri tesserati che coprono l'intero territorio regionale invece di rischiare una denuncia personale nel chiudere una buca o sistemare una frana , avrebbero volentieri cercato aiuto da questi tanti benefattori.
Questa però è fantasia, in genere i cacciatori e gli agricoltori si trovano a ripulire strade di campagna quasi intransitabili per la vegetazione, per le buche, per il dissesto del terreno o per la formazione di veri e propri fossi ed è ben raro che ci lavori qualcun altro a parte le sporadiche manutenzioni degli enti. Un lavoro secolare che permette da sempre a tutti i fruitori delle montagne di arrivarci e di poter fruire di ogni angolo del paesaggio, monitorato e controllato.
Fino ad oggi l'accesso alle aree fuori mappa era non consentito anche se mancava una regola che lo vietava. Sempre difficile sapere se una strada è provinciale, comunale, interpoderale o privata ma quando questa diventa solo un varco abbandonato a se stesso rischia di scomparire. Per la percorribilità in questi casi vigeva la pratica di totale discrezionalità del controllore a sanzionare l'accesso e quel che è più grave , chi si riteneva più furbo andava ovunque anche senza avere uno scopo riconosciuto , mentre gli altri più responsabili si negavano di utilizzare i sentieri anche avendone estremo bisogno: contenimento ungulati problematici, servizio antincendio , recupero capi feriti, recupero animali in difficoltà tra cui i cani dispersi, ricerca funghi e tartufi.
Ora finalmente una Giunta regionale certamente nota per non avere aiutato molto i cacciatori dando vita ad una serie di provvedimenti contro il loro parere, ha votato insieme al resto della maggioranza l’emendamento Puletti che regolamenta gli accessi in maniera assolutamente razionale e cioè scrivendo per legge che se non c'è un divieto la percorrenza è consentita. Sembra un principio talmente ovvio e liberale che in questi periodi di oscurantismo e proibizionismo pare sovvertito, ossia qualche associazione vorrebbe che sia tutto vietato, tranne ciò che a loro viene consentito potremmo aggiungere.
Crediamo che un uso di buon senso di ogni sentiero transitabile sia non solo un manifesto alla libertà ma anche un valore da trasmettere alle nuove generazioni che sempre meno praticano questi luoghi senza usare mezzi eccessivamente impattanti e rumorosi, che restano vietati se non autorizzati alla circolazione. In definitiva più che un'azione punitiva come qualche volta veniva fatto, crediamo debba essere diffusa una cultura di corretta fruizione di ogni sentiero, evitando danni quando è bagnato, possibili incendi nel pieno della vegetazione in estate, ma al contempo garantendo che tutti possano vivere queste percorrenze in uno spirito di conservazione della natura e al contempo di tutte le attività che l'uomo svolge in essa da sempre senza provocarne squilibrio.
Federcaccia, Liberacaccia, Enalcaccia, ANUU migratoristi
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