Il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida ha chiesto al senatore Amidei di ritirare la sua proposta di legge, “mai concordata con il governo”.
“Senza entrare nel merito dei temi trattati – ha dichiarato Lollobrigida – ritengo evidente sia necessario evitare ogni polemica derivante da proposte individuali che non rientrino in un riordino complessivo e omogeneo in chiave europea dell’attività venatoria. Le polemiche strumentali e artificiose prodotte da azioni di questa natura ritengo inquinino un dibattito finalizzato a garantire le attività legali esercitate da liberi cittadini, compresa quella in oggetto”.
A seguito di questo intervento, si apprende che il Senatore si è adeguato immediatamente. "Su richiesta del ministro Lollobrigida - ha dichiarato - ho ritirato la proposta di legge a mia firma. La proposta ambiva ad una omogeneità normativa delle regole applicate alla attività venatoria in ambito europeo. Purtroppo come sempre, senza entrare nel merito, è divenuto sterile argomento di polemica e il tema dovrà essere più opportunamente trattato in un quadro di revisione complessiva della materia".
"Resta inteso che da parte mia, che non ho mai esercitato l'attività venatoria, rimane la convinzione che l'Europa debba condividere norme in ambiti di questa natura per evitare vi siano trattamenti differenti applicati ai cittadini dei diversi Paesi, con effetti anche di natura economica", conclude il senatore.
Qui il testo della proposta di legge ritirata:
779 Modifiche alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, recante norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio
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