Botta e risposta tra Arci Caccia e Libera Caccia contro la "privatizzazione della caccia". Dopo l'allarme di Arci Caccia degli scorsi giorni a seguito del Consiglio Nazionale della sua Associazione, interviene il Presidente Anlc Paolo Sparvoli, rivendicando la sdegnata (e preoccupata) reazione della Anlc quando, nel luglio dello scorso anno, Coldiretti e Cncn presentarono Agrivenatoria Biodiversitalia.
"La nostra fu una reazione sdegnata, perché la costituzione di una tale associazione era stata programmata senza un minimo di concertazione preventiva con l’intero associazionismo venatorio e sponsorizzata da un pool formato anche da alcune associazioni venatorie, fra le quali – ovviamente – non era certo presente la Libera Caccia".
Al Presidente Arci Caccia Christian Maffei, chiede di prendere "le giuste e doverose distanze da chi, secondo lui, sta tramando contro la caccia sociale, invece di rimanere con i piedi su due staffe. Ribatte Arci Caccia, compiacendosi per aver trovato "un così potente alleato nella difesa della caccia sociale e pubblica". "Ma non bastano i comunicati - continua Maffei -, devono arrivare anche fatti concreti, perché purtroppo alle iniziative dei riservisti è sempre stata ben nutrita la folla plaudente di politici e rappresentanti dell’associazionismo venatorio. Noi di sicuro proveremo in ogni modo ad impedire l’avverarsi di questo disegno e siamo più che disponibili a fare fronte comune per il bene della caccia".