Durante l'audizione alla XIII Commissione Agricoltura, il Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana, Vincenzo Caputo, ha fornito un aggiornamento sulle azioni di contrasto alla malattia e annunciato i prossimi interventi.
La lotta contro l'epidemia rappresenta ancora una sfida difficile, ma il Commissario Caputo si è dichiarato "cautamente ottimista". Ha evidenziato gli interventi normativi e aggiornato sulle operazioni sul campo, in applicazione dell'ultima ordinanza che ha definito chiaramente i compiti operativi dei Gruppi Operativi Territoriali (GOT), e dei "Bioregolatori", precisando che oltre a quelli direttamente impegnati nelle operazioni sul cinghiale, sono da considerarsi tali anche tutti i cacciatori, che devono essere istruiti sulla ricerca e la segnalazione delle carcasse di cinghiale.
"Dal mondo venatorio - ha detto Caputo - c'è stata una risposta interessante, da parte mia mi sto impegnando per valorizzare sempre di più questa funzione di bioregolazione a difesa dell'ambiente". "A questi incaricati di pubblico servizio temporaneo noi dobbiamo anche riconoscere una funzione sociale di pubblica utilità" ha detto il Commissario.
Caputo ha informato che a breve partiranno gli interventi dell'Esercito. "Il personale messo a disposizione dal Ministro Crosetto - ha riferito - ha già fatto delle esercitazioni sul campo, ci stiamo impegnando con un primo contingente tra i 200 e i 250 uomini e donne addestrati ad intervenire". Nei prossimi giorni nella Provincia di Piacenza e su altre realtà territoriali l'Esercito sarà inviato a fare attività di coordinamento per il depopolamento del cinghiale. Nel corso del primo anno di emergenza, ha detto, i numeri del prelievo del cinghiale sono raddoppiati.
Un nuovo sviluppo è il protocollo per l'acquisizione dei dati sulle catture a livello nazionale. Caputo ha dichiarato che i primi dati saranno disponibili entro aprile 2024. Nel complesso, il Commissario ha espresso ottimismo riguardo ai sistemi di cattura e ha sottolineato che gli animali prelevati potranno diventare "fonti alimentari di altissimo pregio". Ha anche annunciato che la Regione Emilia Romagna ha destinato risorse proprie per la costruzione di barriere di contenimento e l'implementazione di misure di biosicurezza. Rimane il nodo delle aree protette, su cui, Caputo ha insistito affinchè mettano in atto le stesse misure di contenimento attuate nelle aree libere. Su questo, ha sottolineato, si sta lavorando con Ispra per farle ragionare con le stesse logiche attuate nel resto del territorio. Nei primi mesi di quest'anno dovranno comunque necessariamente interloquire con il Commissario.
Come abbiamo già visto una buona parte dell'audizione è stata dedicata dal Commissario alla notizia della conferma del virus della PSA in 11 campioni sui 22 analizzati nell'ambito di un'indagine che ha visto il sequestro di un grosso quantitativo di prodotti contrassegnati come vegani ma contenenti carne di maiale e di pollo arrivati in Italia tramite commercio illegale dalla Cina destinati ai negozi etnici. Su questo punto il Commissario ha particolarmente insistito, sottolineando che questa indagine permette di capire come mai la PSA nel nostro Paese si sia diffusa a macchia d'olio in diverse regioni. Sul tema seguiranno aggiornamenti e un'audizione con il Comandante Nazionale dei NAS da parte della Commissione Agricoltura.
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