A seguito della mancanza di informazioni sull'avanzamento del Piano Faunistico Venatorio della Sicilia, diverse Associazioni Venatorie siciliane hanno indirizzato una lettera agli enti competenti, tra cui l'Assessore Regionale all'Agricoltura e l'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
Le associazioni esprimono la loro preoccupazione riguardo al ritardo nell'iter del nuovo Piano Faunistico. Hanno chiesto dettagli sullo stato attuale della sua elaborazione e sull'eventuale documento d’indirizzo fornito dalla Regione all'ISPRA.
Ricordando che il precedente Piano ha generato insoddisfazione tra i cacciatori siciliani, le associazioni vogliono evitare che nuove decisioni possano causare disagi simili. Un esempio citato riguarda le restrizioni nei Siti Natura 2000, imposte da un decreto che ha impedito l'attività venatoria in tali aree senza la valutazione d'incidenza.
Le associazioni auspicano di essere coinvolte nel processo decisionale, offrendo un possibile contributo tecnico-scientifico. Chiedono incontri periodici per garantire una condivisione di idee e un processo di elaborazione del Piano che tenga conto delle esigenze della categoria venatoria siciliana.
La lettera è stata firmata dai presidenti Michele Pizzuto, Giuseppe La Russa e Calogero La Porta.