L'emanazione dell'ordinanza del sindaco Moratti che ha vietato la vendita degli alcolici ai minori di 16 anni a Milano, pena multe per genitori ed esercizi commerciali, ci porta a riflettere sul dato inconfutabile che in realt�in Italia tutti i giovani dai 16 ai 18 anni ,che pur non possono votare, né guidare (solo al momento, perchè ci sono richieste per far scendere la patente ai 16 anni), né tantomeno andare a caccia con il proprio genitore responsabile), possano invece consumare alcool liberamente.
Si tratta di un'enorme contraddizione perchè andare a caccia significherebbe per questi ragazzi tenerli lontani da certi pericoli (ricordiamo che l'alcolismo è una delle più gravi e diffuse patologie croniche) e li condurrebbe dalla parte opposta, cioè verso una vita sana e responsabile. Come ogni cacciatore ben sa, chiunque vada a caccia deve attenersi rigorosamente ad ogni regola imposta da questa società, pena il ritiro della licenza e sanzioni penali e civili.
Crediamo che sia assurdo che a un giovane di appena sedici anni venga concesso di bere alcolici e che allo stesso tempo gli sia negata un'attività basata sui solidi valori della tradizione rurale, tramandata di generazione in generazione da sempre. Ci chiediamo il motivo di tali posizioni così contraddittorie.
Ce lo spieghino i vari Dalla Seta e Company perchè noi non ce lo sappiamo spiegare. Se non pensando male, ma così male da farci supporre che quando si parla di caccia la giustizia NON sia uguale per tutti.