Soddisfazione da parte del Deputato della Lega Francesco Bruzzone per l'esito della sentenza del Consiglio di Stato arrivata in queste ore che, dice, "finalmente apre un capitolo nuovo sul fronte della caccia in deroga per le Regioni".
La sentenza riguarda il contenzioso aperto con Ispra dalla Regione Liguria nel lontano 2017, grazie allo stesso Bruzzone, che all'epoca sedeva nei banchi della Regione da Presidente del Consiglio Regionale. Nel 2019 fu impugnata la decisione del Tar contro le deroghe, evidenziando che Ispra non aveva dato i numeri relativi alle "piccole quantità" prelevabiili, rendendo così impossibile l'attvazione delle droghe. "La sentenza del Consiglio di Stato oggi dice chiaramente che ISPRA doveva e deve dare i dati per la piccola quantità delle specie richieste dalle regioni per il prelievo in deroga" scrive Bruzzone.
"La caparbietà e la determinazione - commenta l'Onorevole della Lega - questa volta hanno premiato e il risultato ottenuto, cioè la possibilità di attivare il prelievo venatorio in deroga, non solo per la caccia ma anche per il rifornimento dei richiami vivi tramite gli impianti di cattura autorizzati, oggi è possibile per tutte le regioni che vorranno richiederlo".
Bruzzone ringrazia le associazioni venatorie che hanno sostenuto questa battaglia e che sono state fondamentali nelle aule della magistratura amministrativa, concludendo: "si è giunti a un risultato vittorioso che determina una nuova realtà. Infatti, entro alcuni mesi, le Regioni interessate potranno chiedere a ISPRA i dati della piccola quantità per il prelievo venatorio in deroga e ISPRA dovrà rispondere fornendo i dati".
In un video inviato alla nostra redazione, l'On. Bruzzone, spiega la portata di questa importante sentenza ai cacciatori, rivolgendosi in particolare agli appassionati alla caccia alla migratoria e ai tanti che da anni attendono la riattivazione degli impianti di cattura per l'approvvigionamento dei richiami vivi. Le deroghe infatti possono essere attivate anche per le catture in piccole quantità.
Nel video anche un accenno alle numerose polemiche di questi giorni contro la sua proposta di legge: "Non mollerò sulla riforma concreta della 157, ve lo garantisco - ha detto Bruzzone respingendo al mittente le accuse ricevute - . E' giunto il momento di dire fine ai ricorsi al Tar sui Calendari Venatori. La certezza di diritto deve valere per tutti i cittadini italiani, e deve valere anche per i cacciatori sul Calendario venatorio. Questo è l'asse portante della discussione alla Camera dei deputati".
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