La Commissione per le petizioni del Parlamento europeo ha risposto alla petizione n. 0415/2021, presentata dall'europarlamentare di Fratelli di Italia Pietro Fiocchi e altri cofirmatari, in merito al livello di protezione della specie di lupo nell'Unione europea. In virtù della crescita della popolazione in tutta Europa, la petizione evidenziava le conseguenti preoccupazioni riguardo agli attacchi al bestiame, ai cani e alla sicurezza umana, nonché agli impatti sull'economia locale e sul turismo.
Nella sua risposta, la Commissione delle petizioni ha riconosciuto che l'aumento della popolazione di lupi può generare conflitti socio-economici e ha sottolineato l'importanza di gestire tali conflitti in modo efficace, ricordando che sono disponibili misure adeguate associate alla conservazione delle specie protette, come il lupo, compreso il ricorso al controllo numerico (abbattimento), ove giustificato.
La Commissione ha anche menzionato diverse iniziative già in corso in Italia, sostenute dall'UE, tra cui progetti per prevenire gli attacchi del lupo al bestiame e studi sulla relazione tra predatori, preda e attività umane.
In conclusione, la Commissione ha ribadito che l'attuale quadro giuridico definito dalla direttiva Habitat dell'UE continua ad essere adeguato allo scopo e ha invitato gli Stati membri a implementare le misure disponibili in modo proattivo per affrontare le questioni sollevate dalla petizione.
Per quanto riguarda l'Italia del resto sappiamo bene che, anche qualora le Regioni presentassero richieste di deroga in tal senso al Ministero dell'Ambiente, questo le respingerebbe, come già successo in passato (vedi caso Trentino e anni fa Toscana). Questo perchè il Piano lupo, documento che definisce le azioni sul tema, nel 2019, sotto precisa volontà dell'allora Ministro animalista Sergio Costa (M5S), ha escluso a priori ogni ipotesi di abbattimento nel novero delle possibili soluzioni ai conflitti. Il Piano è datato e non considera l'attuale situazione, dato che in esso si parlava di massimo 2400 esemplari stimati.
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