In un video, il Presidente di Federcaccia Massimo Buconi, fa il punto sulle proposte di modifica alla legge quadro sulla caccia, dopo i lavori di questi ultimi giorni che hanno visto le associazioni venatorie partecipare alle audizioni in Commissione Agricoltura e la presentazione degli emendamenti delle varie forze politiche. Oltre 1.100 proposte emendative, di cui oltre mille da parte del Movimento Cinque Stelle, 9 dal gruppo della Lega 15 dal Pd (tra cui, ha detto Buconi alcune proposte propositive) un altro centinaio da altri gruppi, come Alleanza Verdi e Sinistra.
Buconi ha ricordato che ci sono tante forze politiche e sociali che vorrebbero apportare ulteriori restrizioni alla legge 157 e che con le altre associazioni venatorie si sta lavorando insieme alle forze politiche favorevoli per aggiornare la legge e migliorarla nei punti in cui è possibile. Le migliorie riguardano anzitutto il procedimento di approvazione dei Calendari Venatori, le giornate di caccia, l'uso dei richiami vivi. "Come Federcaccia e insieme alle altre associazioni venatorie abbiamo sostenuto questa iniziativa dando il nostro contributo" ha detto, ribadendo la contrarietà a proposte demagogiche e senza futuro.
Il Presidente di Federcaccia ha inoltre messo in guardia sull'iter della Pdl Brambilla, che purtroppo, non ha niente di buono per il mondo venatorio. "Oggi - ha detto Buconi - c'è stata audizione alla Commissione Giustizia della Camera su un altro progetto di legge, che anche quello in parte incide sulla 157 a firma dell'onorevole Brambilla ed altri, per l'inasprimento delle pene per i delitti contro gli animali. Alcune associazioni che sono state udite soprattutto del mondo animal - ambientalista, hanno sostenuto che tutti gli animali debbono essere equiparati, quindi quelli da compagnia quelli di allevamento e la fauna selvatica".
Federcaccia, con il proprio ufficio studi e i propri consulenti giuridici, insieme al lavoro unitario con altre associazioni venatorie, assicura di star lavorando per comporre, all'interno della politica delle istituzioni e dei corpi sociali, il giusto consenso per poter modificare con intelligenza questa legge.
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