Michele Sorrenti, Coordinatore dell’Ufficio Studi e Ricerche Federcaccia, in un video ha aggiornato sui dati trasmessi dai tordi marcati con trasmettitore satellitare nelle Marche e in Sardegna. Confermata la permanenza sui luoghi di svernamento per tutto gennaio e primi giorni di febbraio.
"Abbiamo ottenuto dati continuativi per quanto riguarda le trasmissioni, anche nel mese di gennaio, e in questi primi giorni di febbraio migliori rispetto agli anni precedenti, sia nella regione Marche che in Sardegna. Precisamente abbiamo dati fino a pochi giorni fa di cinque tordi su sei marcati nelle Marche e di cinque tordi su 7 marcati in Sardegna. Quindi un totale di 10 individui, un risultato importante in termini di funzionamento dei dispositivi e anche di correttezza nell'averli apposti nel modo giusto sugli sui tordi catturati".
"Ma l'informazione più importante è che i tordi sono ancora tutti nell'areale di svernamento. Nessun tordo ha iniziato la migrazione prenuziale. Ciò va in armonia con quanto abbiamo presentato durante l'ultimo convegno di ornitologia con i dati raccolti fino al 2023, in Sardegna, Marche, Puglia (dove c'è stato uno studio indipendente della Regione stessa): nessun tordo ha iniziato la migrazione gennaio, ma tutti nel mese di marzo".
Questi nuovi dati, ha specificato Sorrenti, aumentano il campione totale: siamo a circa 21 soggetti monitorati che dimostrano l'assenza di movimenti migratori in gennaio. "Questi dati - sottolinea - potranno consentire insieme ovviamente ad altri delle Regioni, di argomentare meglio le delibere di calendario venatorio in arrivo per la prossima stagione, quindi di chiudere la caccia al 31 gennaio, invece che il 10 come viene proposto da Ispra, perché ricordo che il Key concept oggi vigente e proposto da Ispra prevede che il tordo inizi la migrazione nella prima decade di gennaio".